Four Winters

“Nel bel mezzo di una notte di dicembre di qualche anno fa sono stata svegliata dal telefono che squillava al piano di sotto. Non c’è mai nulla di buono in una telefonata del genere e questa volta si trattava della notizia che mio fratello minore era stato ricoverato in ospedale e che il medico che si occupava di lui aveva telefonato per dire che riteneva improbabile che sarebbe sopravvissuto alla notte. Sono andata a trovarlo e sono rimasta con lui nelle prime ore, nell’inquietante silenzio del pronto soccorso, fino alla tarda mattinata, quando sembrava che ce l’avrebbe fatta”.

“Quando tornai a casa, quel pomeriggio, decisi di fare una passeggiata lungo il fiume. Mentre l’oscurità del crepuscolo si avvicinava gradualmente, mi sedetti su un tronco per vagliare i pensieri e le emozioni della giornata. A poco a poco mi sono immerso in ciò che avevo davanti: la turbolenza della superficie del torrente mentre l’acqua correva dietro l’ansa, l’ondeggiare delle canne e dei rami dell’albero sovrastante e il rosa delle nuvole che venivano spinte nel cielo da una brezza da sud-ovest.

Quando le anatre domestiche si spinsero fuori dalla riva per attraversare a nuoto il fiume in cerca di un rifugio sicuro per la notte, presi la piccola macchina fotografica digitale che avevo appena iniziato a usare e scattai rapidamente una foto.”

“Nel cuore di un’altra notte, un paio di anni dopo la prima chiamata, il telefono squillò di nuovo, con lo stesso messaggio. Andai ancora una volta in ospedale per stare al fianco di Andy, ma quella volta non ce la fece. Mentre scrivo queste righe, alla vigilia dell’equinozio di primavera del 2021, sono appena giunto alla fine di un’altra stagione lungo il fiume: il quinto inverno. È difficile fermarsi, tanto sono profondi i piaceri di assistere e condividere le tranquille meraviglie di una mattina d’inverno, su un’ansa del fiume. “ Jem Southam

Negli ultimi quattro inverni l’artista inglese Jem Southam ha visitato ripetutamente un breve tratto di riva lungo la pianura alluvionale del fiume Exe. Si ferma a guardare, mentre il crepuscolo sfuma nell’oscurità o mentre la luce dell’alba si fa strada, testimoniando il diverso passaggio di ogni inverno. La sera, molto dopo il tramonto, cigni, oche e anatre arrivano sul fiume per trascorrere la notte in sicurezza. Al mattino gli uccelli si svegliano, si preparano, si nutrono e socializzano per prepararsi al nuovo giorno.

Questi periodi di sottile drammaticità si svolgono ininterrottamente da millenni, mentre il mondo gira e ogni nuovo giorno sorge lo spettacolo si ripete. Tuttavia, esso è infinitamente vario e nelle fotografie di questo libro Jem Southam annota e racconta i sottili cambiamenti e i drammi dello spazio teatrale che lo circonda.

2022
copertina rigida / serigrafato
30 x 23 cm
124 pagine
ISBN 978-1-913288-25-9